A Camilla Campagnaro non riesce la zampata che sarebbe valsa il podio ai Mondiali Junior di Gyor, ma nelle finali iridate del volteggio e del corpo libero c’è impressa anche la sua firma. La vicentina Camilla Campagnaro, portacolori del Gruppo Sportivo Audace ed allenata da Ivan D’Este, compressa in una finale che ha visto schierarsi il meglio del panorama internazionale, si è dovuta accontentare del settimo posto, ma la sua prestazione è stata migliore di quella offerta durante la gara di qualificazione.
“Sono contenta perché fino a pochi giorni prima di partire per l’Ungheria non riuscivo neppure ad appoggiare bene il piede – ha raccontato Camilla -. Ringrazio chi ha comunque avuto fiducia in me ed io credo di aver ripagato tutti con questa finale. Peccato per il saltello laterale che ho eseguito all’arrivo del secondo salto che mi è costato tre decimi, ma il podio sarebbe stato ugualmente inarrivabile. Sono felicissima di questa fantastica esperienza, ma so che devo ancora lavorare tanto per migliorami ancora di più”. Il titolo di campionessa del mondo è finito nella bacheca personale di Kayla Di Cello, ginnasta dalle chiari origini italiane e che aveva già mostrato al torneo Internazionale di Jesolo di possedere le qualità per primeggiare. Come spiegato dalla stessa Campagnaro, i tre decimi di penalità che gli sono stati affibbiati per essere uscita con entrambi e piedi dalla linea che delimita la zona d’arrivo, avrebbero permesso alla ginnasta veneta di salire sino in quarta posizione, comunque distanza dal podio.
“Camilla è stata molto brava – commenta Marco Campodonico che l’ha diretta dal campo di gara – Purtroppo le sue condizioni fisiche non erano tali da consentirle una miglior preparazione ed è arrivata a questo appuntamento senza tanti allenamenti di qualità alle spalle. Brava perché ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità, in un contesto internazionale di altissimo livello. Torniamo a casa con un ottimo risultato e su quello dobbiamo continuare a lavorare per poter affrontare al meglio i prossimi appuntamenti che incalzano”.